Duello con le spade tra i cavalieri del 1200 e Sorella Morte, il suono di zampogna e ciaramella, il mazzamurille spirito dispettoso che abita nelle travi delle case, la divinazione dell’acqua, la Processione dei Frati morti, cibo della tradizione, la tavola apparecchiata per i defunti e il torrone dei morti preparato dal campione del mondo di pasticceria, il M° Federico Anzellotti. Questo e tanto altro nella decima edizione de La tavola dei morti, che venerdì 1° novembre, dalle 18,30, inizierà per il decimo anno consecutivo a Borgo Case Troiano di Spoltore con ritrovo al parcheggio della Motorizzazione civile. L’edizione attuale prevede la partecipazione dello scrittore e sociologo David Ferrante mentre la voce narrante che accompagnerà i visitatori sarà un vero e proprio spirito guida del posto con autentici abiti abruzzesi della prima metà dell’800. All’inizio della manifestazione saranno distribuite a tutti i presenti le candele che illumineranno il percorso misterico di un luogo ricco di energie e presenze. Lungo il cammino, che sarà un percorso esoterico, si incontreranno i suonatori di zampogna e ciaramella che con la loro musica accompagneranno i partecipanti, i frati morti e la loro suggestiva processione cui bisogna prestare attenzione per non farsi rubare l’anima, la quercia del mazzamurillo e la tomba del cavaliere per poi arrivare a visitare una tavola apparecchiata con le pietanze più succulente del mondo contadino: pasta con sugo di carne, pollo e patate, un dolce e del vino. Una tavola che, però, risponde a canoni e riti precisi che saranno illustrati dallo spirito guida. Una tavola imbandita per le anime dei nostri cari che sono morti e sono passati ad altra dimensione. Ci sarà spazio per assistere al duello duecentesco a colpi di spada, in un’aia illuminata dalla luce delle sole torce, tra i tre vivi ed i tre morti, una leggenda macabra comune a tutta l’Italia e al mondo alpino, così come sarà svelata la simbologia del ponte delle anime realizzato dal maestro presepiale Aldo Vucai di San Gregorio Armeno di Napoli. La manifestazione proseguirà con l’incontro del Pulcinella abruzzese all’interno della chiesetta del borgo intitolata alla Santissima Trinità dove è custodita la statua di manifattura napoletana dell’anima pezzentella, ovvero un’anima del purgatorio che ha il busto tra le fiamme. Al termine della rievocazione, a tutti i partecipanti, sarà offerto gratuitamente il ‘cibo rituale’, anch’esso rigorosamente rispettoso della tradizione costituito da ‘il grano dei morti’, ossia grano saraceno bollito con noci, melograno e mosto cotto, zucca e patate, le fave dei morti, il vino e il Torrone dei morti preparato dal maestro pasticcere, campione del mondo Federico Anzellotti, un’occasione per riscoprire una tradizione diffusa in tutto il meridione sino agli anni ’60 del secolo scorso e che rischia di scomparire.
Il 16 novembre nel centro storico di Napoli, con inizio dal Complesso Monumentale dei Vincenziani a Borgo Vergini, nel Rione Sanità per la nona volta consecutiva, come evento principale di apertura dei festeggiamenti del Natale lungo napoletano con la Processione dei frati morti che attraverserà la Sanità fino alla casa natale di Totò e, da qui, fino alla basilica della Sanità con le catacombe di San Gaudioso. L’evento è completamente gratuito ed è realizzato in collaborazione con le associazioni Gualdana dell’Orso, Camminando Insieme, Beato Marco d’Aviano, Emozioni Italiane Pastry Chef di Federico Anzellotti, Spray Records, Asi, Comune di Napoli, Comune di Spoltore, Regione Abruzzo.
Informazioni e prenotazioni al 331/6796820