CONDIVIDI

Ieri mattina Domenico Pettinari, Caterina Artese e Massimiliano Di Pillo – rispettivamente Presidente del Movimento Politico “Pettinari per l’Abruzzo” e consiglieri comunali della lista “Pettinari Sindaco”,  unitamente a Michele Cavaliere, Donato Spagnoli e Ilenia Di Martino coordinatori dell’area Montesilvano – Città Sant’Angelo del predetto movimento  – sono scesi ancora una volta in strada a manifestare davanti al civico 61 di Montesilvano, palazzo per quasi la totalità di proprietà del comune di Pescara, ma che insiste sul territorio di Montesilvano.

“Abbiamo raccolto 300 firme e depositato una petizione popolare ai comuni di Pescara e Montesilvano – dichiara Pettinari – con la quale chiediamo ai rispettivi Sindaci di intervenire al più presto per la bonifica di questo palazzo. L’edificio, come denuncio da tempo,  è in uno stato di grave fatiscenza e circondato da montagne di rifiuti e deiezioni di animali, che oltre a emanare cattivi odori rappresentano una minaccia per la salute pubblica.   I cittadini che vivono nelle vicinanze di quello che da anni viene definito “palazzo della vergogna” – continua Pettinari – non ce la fanno più a sopportare questo stato di cose. Le amministrazioni di Pescara e Montesilvano, al di là dei proclami e delle facili promesse, devono attivarsi realmente. Non è più accettabile che questo immobile rimanga in abbandono e diventi una discarica a cielo aperto: siamo a pochi passi da altri palazzi e villette abitate, che potrebbero subire una svalutazione dal degrado di questo enorme “casermone” abbandonato. L’immobile in questione – continua Pettinari – potrebbe anche rappresentare un pericolo in quanto dai piani alti in passato si vedevano vetri e infissi sporgenti che con il vento potrebbero cadere a terra. Inoltre, ci informano, spesso si notano anche alcuni soggetti che scaricano immondizia ai lati del palazzo e, come già accaduto più volte, le pertinenze potrebbero anche essere un luogo appetibile per delinquenti pronti ad usare i locali contatori come ricovero per depositare droga e armi e per svolgere attività illecite, visto che sono rimasti aperti e senza alcun controllo. Alla luce di questa situazione, chiediamo che questo immobile venga definitivamente abbattuto dalle amministrazioni comunali. Lo impone il buon senso, la sicurezza e l’igiene urbana. Una volta demolito lo spazio potrebbe ospitare  una struttura a disposizione degli studenti universitari, vista la vicinanza con l’edificio Stella Maris che, a quanto sembra, dovrebbe diventare polo di ricerca universitario di eccellenza. Purtroppo – conclude Pettinari – dobbiamo, per l’ennesima volta, constatare un evidente disinteresse delle amministrazioni coinvolte che aspettano in vano acquirenti privati invece di procedere alla demolizione e ricostruzione pubblica avvalendosi di ordinanze d’urgenza per questioni di sicurezza e igiene urbana”.  

CONDIVIDI