Dopo l’irruzione dei carri dell’IDF all’interno di una postazione dell’UNIFIL a Ramyah, in Libano, se fossimo veramente indignati e volessimo mostrare tutto il nostro disappunto, la cosa più semplice, incruenta e allo stesso tempo dirompente da fare sarebbe quella di non scendere in campo nell’incontro della Nations League contro la nazionale israeliana: “L’Italia ripudia chi attacca deliberatamente la Croce Rossa e le forze di pace dell’ONU”.
Anche questa volta, lo sport potrebbe essere un viatico di pace, ma non, come dice Mister Spalletti, “giocando per tutti quegli israeliani che vogliono la pace”, bensì non giocando, per dare manforte a tutti costoro nella loro pacifica protesta.
Lorenzo Valloreja