“A novembre partirà la gara d’appalto per la realizzazione dell’impianto permanente che permetterà di iniziare a svuotare la vasca di colmata esistente sulla banchina, prelevando i primi 40mila metri cubi di materiale di recupero per materie prime e seconde da impiegare in edilizia, ossia sabbia, argilla e ghiaia. È quanto deciso nel corso dell’ultima Conferenza dei servizi chiusa dal Provveditorato alle Opere pubbliche. L’importo dell’intervento è di poco superiore a 1milione di euro e per primavera il cantiere sarà esecutivo, per fermarsi prima dell’estate. Nel frattempo dovremo superare l’inverno intercettando le risorse utili per consentire almeno altri due interventi di dragaggio all’interno della canaletta del porto canale per agevolare il transito dei pescherecci nell’attesa dell’entrata in azione del nuovo macchinario permanente”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ufficializzando l’esito della Conferenza dei servizi, convocata nei giorni scorsi sul porto di Pescara, nel corso di una riunione alla presenza, tra gli altri, dell’ingegnere Giovanna Brandelli, amministratore unico Aca, del sindaco Carlo Masci, dei referenti dell’Autorità portuale di sistema Salvatore Minervino e Riccardo Padovano, e di un rappresentante della marineria di Pescara.
“Siamo sicuramente a un punto di svolta con il quale andremo a cambiare l’approccio delle Istituzioni rispetto al problema dell’insabbiamento dei fondali del porto – ha sottolineato il Presidente Sospiri -, ovvero anziché inseguire le grandi emergenze, che impongono interventi da milioni e milioni di euro, andremo a dotare il porto di Pescara di un impianto permanente che prima ci permetterà di svuotare definitivamente la vasca di colmata, e poi di tenere sempre sotto controllo le condizioni dei fondali del porto con interventi costanti e di minor costo. Il Provveditorato alle Opere pubbliche ha sugellato il progetto dando la propria validazione e consentendo di far partire a novembre la gara d’appalto per la realizzazione di un impianto permanente di escavo, il suo allestimento in porto e iniziando la rimozione dei primi 40mila metri cubi di materiali di colmata, ossia primo lotto delle opere finanziate dal Provveditorato, materiali da cui ricaveremo materie prime e seconde per l’edilizia, ossia la sabbia e la ghiaia per realizzare i sottofondi stradali, e l’argilla da reimpiegare nelle opere di ingegneria o per la realizzazione di vasche di laminazione. L’intero apparato dovrà essere allestito entro primavera, perché poi l’intervento dovrà fermarsi per l’estate per la balneazione, dunque l’impianto potrà lavorare sei mesi l’anno. Ma la scelta strategica sarà quella di aver dotato il porto di Pescara di una tecnologia permanente che ci permetterà di svolgere di anno in anno la manutenzione costante dello scalo, nell’attesa del completamento dei lavori previsti nel Piano regolatore portuale. Per superare gli eventuali disagi del periodo invernale, sicuramente andremo a intercettare i fondi necessari per finanziare almeno altri due interventi di dragaggio della canaletta in modo da garantire il libero passaggio dei mezzi”.