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L’atmosfera e l’eleganza sono proprie di un castello. Mopaè, infatti, è una trattoria contemporanea inserita nelle mura del castello di Nocciano, in provincia di Pescara, opera risalente al Basso Medioevo. Niente è stato lasciato al caso da Monica Olivieri e Paride Fattori, alleati di vita e cultori della buona cucina e del buon bere. Il ristorante è composto da due sale, su due livelli, un angolo degustazione con 6/10 posti e un piccolo angolo privato (decisamente delizioso e “ultra” romantico…) per due persone; complessivamente può accogliere circa 60/70 coperti. La cucina di Mopaè racconta la voglia dei titolari di offrire ai propri clienti un menù della tradizione con qualche rivisitazione, alcuni piatti di cucina di mare e, per accontentare tutti i palati, anche piatti vegetariani. I menù vengono aggiornati in base alla stagione e l’approvvigionamento avviene decisamente a chilometro zero: frutta e verdura dall’agricoltore di Nocciano, pane dal panificio San Lorenzo, macelleria KM 0 a Chieti Scalo, la Capra Fenice di Tortoreto per i formaggi caprini e altri fornitori sempre locali che, di volta in volta, propongono le loro delizie. La cantina di Mopaè, affidata alla professionalità della sommelier Valentina Bravi, segue l’orientamento della cucina per consentire un corretto e gradevole abbinamento cibo-vino.

Ci sono etichette dei produttori in rappresentanza del territorio ma anche vini da vitigni internazionali (Francia) con possibilità di avere anche il servizio al calice. Su richiesta è presente anche un menù turistico e aperitivo cenato nelle serate di apertura pre dinner, ovvero da giovedì a domenica la sera mentre la domenica anche a pranzo. L’ospitalità avviene su prenotazione, sia per garantire agli avventori il massimo della flessibilità, sia per organizzare al meglio la loro accoglienza. La cura dei particolari così come il riguardo assoluto del commensale sono garantiti. L’indirizzo non va dimenticato: via degli artisti, 16 a Nocciano.

Stanislao Liberatore

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