Si è svolta, il 2 ottobre scorso, presso l’Università di El Salvador (UES), l’inaugurazione del Laboratorio di Geoscienze, realizzato nell’ambito del Progetto CASTES, al quale partecipa l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara in partnership con l’Università degli Studi di Palermo. Il Progetto CASTES, iniziato nel 2021 e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per un importo di circa 1,5 milioni di euro, ha l’obiettivo di istituire e sviluppare il Corso di Laurea in Ingegneria Geologica nella Facoltà di Agronomia della UES. Il taglio del nastro da parte del Rettore della UES, Juan R. Quintanilla, ha visto la presenza del Preside della Facoltà di Agronomia Nelson Granados, dall’Ambasciatore di Italia in El Salvador, S.E. Paolo E. Rozo Sordini, del Direttore AICS Centro America, Paolo Gallizioli, dei coordinatori di UNIPA e UNICH, Christian Conoscenti e Mario L. Rainone. Oltre a tantissimi studenti, erano presenti anche le rappresentanze dei principali Organismi Pubblici e Imprese Private che operano nei settori della Geologia, della gestione delle risorse naturali e del rischio sismico, vulcanico e idrogeologico in El Salvador.
“E’ un progetto complesso e ambizioso – spiega il professor Mario L. Rainone, coordinatore delle attività di formazione e ricerca del Progetto per la “d’Annunzio” – È la prima volta, infatti, che la Cooperazione italiana finanzia un progetto di formazione universitaria anche dei docenti, che prevede il coinvolgimento di professionalità tecnico-scientifico differenti e l’organizzazione e coordinamento dei percorsi formativi e la mobilità da e verso il Salvador di docenti e studenti.
È un giorno importante per questa iniziativa – aggiunge il professor Rainone – Il Laboratorio appena inaugurato, dotato di strumenti moderni, consentirà agli studenti di accrescere le proprie competenze, di perfezionare le proprie abilità. Al tempo stesso anche i nostri docenti e ricercatori, alla loro prima esperienza di cooperazione internazionale, hanno avuto e avranno, nei prossimi due anni, una grande opportunità, Da un lato conosceranno realtà tecniche e socioeconomiche nuove e differenti, potendo così apprendere come operare in Paesi in via di Sviluppo, con capacità e flessibilità, dall’altro potranno trasferire concretamente il proprio know-how tecnico e scientifico. In particolare, consente di trasferire, nel campo della Geologia Applicata, la grande esperienza maturata dai nostri docenti. Questo progetto innovativo per la “d’Annunzio” – conclude il professor Mario L. Rainone – aumenta la visibilità internazionale nostro Ateneo e sviluppa ulteriormente le sue relazioni con Paesi lontani”.