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Martedì prossimo, 24 settembre, alle 18.30, nell’auditorium del Museo universitario di Chieti, in piazza Trento e Trieste, sarà proiettato e discusso un film di Wim Wenders: Alice nelle città (Alice in den Städten, 1973). L’appuntamento rientra nel programma “Verso la Notte Europea dei Ricercatori 2024” allestito dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. L’iniziativa cinematografica, rivolta a tutti i Cittadini, oltre che a studenti e docenti dell’Ateneo, nasce dalla collaborazione tra il “Centro Studi Strategie di Genere” e la professoressa Anita Trivelli, Ordinaria di Cinema presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne della “d’Annunzio”.

La proposta di Alice nelle città per questo evento che porta alla Notte Europea dei Ricercatori 2024, il cui tema è “We care”, – spiega la professoressa Anita Trivelli – indica una autoriale declinazione dell’“aver cura”: nelle e delle relazioni, nella riflessione sul passato, nel guardare l’esistente. «Osservare le cose prima che scompaiano», come ha dichiarato Wenders in un’intervista (W.W., Scritto nel West), – prosegue la professoressa Trivelli – è, infatti, il fulgido asse portante della sua pratica artistica. Una ricerca che lo ha sempre orientato a interrogarsi sul senso e sulla potenza delle immagini: “aver cura” delle immagini, insomma, equivale per Wenders ad aver cura del nostro stare al mondo. Le opere del regista tedesco Wim Wenders, uno dei Maestri del cinema internazionale, – sottolinea la professoressa Trivelli – sono radicate in una profonda passione per l’umano e manifestano una cura speciale nei confronti dei materiali privilegiati dal suo sguardo fenomenologico: personaggi, paesaggi, memoria. Questo trittico concettuale, costantemente indagato nella sua filmografia, – conclude la professoressa Anita Trivelli – trova un aurorale microcosmo tematico ed estetico nella cosiddetta “trilogia della strada”, inaugurato da “Alice nelle città” e seguito da “Falso movimento” (Falsche Bewegung,1975) e “Nel corso del tempo” (Im Lauf der Zeit,1976)”.

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