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Il Parco Centrale nell’area di risulta a Pescara. Perchè può diventare una grande opportunità di rinascita del paesaggio urbano. Più verde significa maggiore mitigazione dell’Isola di Calore Urbana.

Il sogno del Parco Centrale di Pescara di circa 12 ettari va inteso come un rilancio in senso qualitativo di gran parte del tessuto urbano pescarese, in un’area fortemente cementificata e urbanizzata, congestionata dal traffico e dall’inquinamento. Come Co.n.al.pa. Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio riteniamo sia assolutamente assurdo aumentare il peso urbanistico in una zona della città così preziosa che deve avere una vocazione esclusivamente verde, trasformata appunto nel più importante polmone verde della città.

Purtroppo ci rendiamo conto che, nonostante le continue proteste e le azioni in corso da parte delle più importanti associazioni ecologiste pescaresi, la classe politica locale non riesce a recepire questo importantissimo concetto che il verde in città è una risorsa preziosa e non un problema. E come associazione in prima linea su questo problema vogliamo nuovamente spiegare qual è il valore aggiunto del Parco Centrale. Questa amministrazione non può pensare di far bella figura con i cittadini esclusivamente piantando qualche alberello senza capire cosa sia veramente la “Forestazione urbana”.  Tutte azioni di mero abbellimento estetico della città che non c’entrano nulla con il concetto di “Forestazione” che prevede la tutela e ricostruzione dei suoli e la ricostruzione di habitat e corridoi ecologici verdi.
Come Co.n.al.pa. torniamo ancora una volta (come fatto già in precedenza) a spiegare cosa vuol dire avere un grande parco centrale con alberature e aree verdi. La città di Pescara in questi mesi è schiacciata nella morsa dell’Isola di Calore Urbana. La cementificazione e i canyon urbani tra i palazzi, l’asfalto, il riscaldamento degli immobili, la mancanza di aree verdi ben strutturate e di suolo libero, portano inevitabilmente a un aumento esponenziale della temperatura generale nel tessuto cittadino. Proprio quella temperatura insopportabile, che rende la città invivibile in molte giornate, provoca tanto stress psicofisico nei cittadini.

Secondo gli esperti, l’Isola di Calore Urbana è diventata negli ultimi tempi un vero e proprio problema sociale che provoca disagi importanti e costi elevati per la sanità pubblica.
Insomma, Pescara ha l’opportunità, con la realizzazione di un parco centrale, di contribuire alla mitigazione dell’Isola di Calore Urbana. In che modo avviene questa mitigazione? Attraverso la presenza di alberi e arbusti e quindi aree verdi ben gestite e di qualità.
Come ci spiega la scienza, gli alberi e la vegetazione forniscono ombra, che aiuta ad abbassare le temperature superficiali di molti gradi. Inoltre, contribuiscono a ridurre anche la temperatura dell’aria attraverso l’evapotraspirazione, che consiste nel rilascio di acqua (quindi calore latente di evaporazione) all’aria circostante, da parte del sistema suolo+vegetazione, ovvero: evaporazione dell’acqua contenuta nel terreno e traspirazione dalle foglie delle piante. Protremmo quindi definire le foreste urbane come dei grandi condizionatori naturali, a costo zero, che fanno del bene alla comunità nei periodi di canicola estiva. Al contrario, le aree urbane sono caratterizzate da superfici asciutte e impermeabili, come tetti convenzionali, marciapiedi, strade e parcheggi. L’urbanizzazione produce meno ombra (quindi più radiazione incidente al
suolo) e meno umidità (quindi minore rilascio di calore latente), entrambi fattori che incrementano le temperature del suolo e, di conseguenza, dell’aria.

Concludendo, il progetto di cementificazione previsto nell’area di risulta, a scapito di un grande parco verdeggiante, è una grave sconfitta per città di Pescara, che sempre più decade in una condizione di invivibilità e di mancanza di ombra nella canicola estiva. Il verde crea salute, produce fresco e ombra, per il bene di tutti. Più verde significa maggiore qualità della vita.

Alberto Colazilli
Presidente Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio ETS

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